Edoardo Dionea Cicconi, 'così faccio dialogare arte e scienza'
Questa installazione, dalla duplice identità, è stata la codifica dei veri colori dell'aurora boreale, un fenomeno che avviene mettendo in relazione il nostro pianeta con il sole, con le tempeste solari.
Di giorno puoi fruirne osservando degli specchi, come se fossero degli scudi.
Dal tramonto in poi invece questi specchi con un gioco di rifrazione delle luci cominciano a dissolversi e s'inizia a illuminare l'installazione proprio con i colori dell'aurora boreale". Così Edoardo Dionea Cicconi "racconta" la sua ultima opera "150-93 VIII", l'installazione site specific inaugurata ieri nel cortile Maqueda del Palazzo Reale di Palermo dalla Fondazione Federico II.
"L'installazione - spiega l'artista - dialoga fortemente con lo spazio circostante perché la pianta stessa dell'opera è un chiaro riferimento a quella che è la cultura federiciana.
L'aspetto volumetrico, quindi tutto il suo innalzamento, in realtà sono tutti multipli di otto e questi otto vengono messi in relazione con il cortile di Palazzo Reale, che era anche residenza del Sovrano. Segue lui stesso un codice non casuale, geometrico, cosa che abbiamo scoperto con gli architetti e quindi era bellissimo poter creare una relazione architettonica con questo elemento all'interno del cortile e con lo spazio circostante". Per non parlare del rapporto dell'opera con la luce: "Arcobaleno, Aurora boreale, tramonto, sono fenomeni particolari che, per quanto ovvie, sono fonte continua di stupore per l'individuo. Dobbiamo educare l'altro a meravigliarsi, sempre".
L'artista romano recupera così il legame tra arte e scienza.
Cicconi, che ha esposto, tra gli altri, anche in Messico, negli Stati Uniti, in Georgia, in Inghilterra, in Austria e in Lituania, mette in relazione la materia e la luce, proseguendo la sua ricerca tra arte, scienza e le tematiche legate allo "spazio" e al "tempo". Studia il rapporto tra materia e forma, una delle grandi ossessioni dell'arte del XX secolo. Nelle sue opere la materia è medium artistico, ma è anche un espediente creativo per indagare sull'essenza della materia in dialogo con le teorie della fisica.